martedì 22 dicembre 2009

Il passato - Emily Dickinson


E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.

Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!

Emily Dickinson




Le munizioni arrugginite ti lasciano morente e sanguinante.
L'antidoto è il cuore dove schegge di passato sprofondano
senza oltrepassarne l'anima.
Il dolore è inconfessabile ma il sangue pulsa di vita e ti getta dentro alla vita
come se tu ritornassi da un viaggio... da un incubo che l'amore e la voglia di vivere trasformano in sogno.

lunedì 2 novembre 2009

Sul dolore. Gibran.




E una donna disse:
Parlaci del Dolore.

E lui disse:
Il dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la vostra conoscenza.
Come il nocciolo del frutto deve spezzarsi affinché il suo cuore possa esporsi al sole,così voi dovete conoscere il dolore.
E se riusciste a custodire in cuore la meraviglia per i prodigi quotidiani della vita,il dolore non vi meraviglierebbe meno della gioia;
accogliereste le stagioni del vostro cuore come avreste sempre accolto le stagioni che passano sui campi.
E veglieresti sereni durante gli inverni del vostro dolore.
Gran parte del vostro dolore è scelto da voi stessi.
È la pozione amara con la quale il medico che è in voi guarisce il vostro male.
Quindi confidate in lui e bevete il suo rimedio in serenità e in silenzio.
Poiché la sua mano,benché pesante e rude,è retta dalla tenera mano dell'Invisibile, e la coppa che vi porge, nonostante bruci le vostre labbra, è stata fatta con la creta che il Vasaio ha bagnato di lacrime sacre.

GIBRAN




Il dolore mi attraversa e mi fa compagnia in un viaggio che è arduo e difficile,
nel cammino che il Signore ha in mente per me..
deviare dal cammino a causa del dolore è più facile di quel che sembra,
tra bene e male...il libero arbitrio...imprevedibile....sconfigge il male.
So che mai potrò dire..nessun dolore mi attraversa...
perchè nel corpo come nello spirito, piccole o grandi spine trafiggono sempre.
Pensare che le spine portino gioie è da matti...
ma se mi soffermo a pensare che le spine di Gesù ci hanno portato alla salvezza allora mi chiedo...cos'è la follia?



Ecco..il dolore è come una cascata nell'anima.
Si mischia al fiume di amore che ho dentro per te
e mi fa continuare il cammino verso quell'estuario...
ma Signore...perdonami se spesso non riesco a nuotare
e rischio di affogare.

lunedì 7 settembre 2009

Poesia d'amore di Alfonso Gatto


Le grandi notti d' estate
che nulla muove oltre il chiaro
filtro dei baci, il tuo volto
un sogno nelle mie mani.

Lontana come i tuoi occhi
tu sei venuta dal mare
dal vento che pare l' anima.

E baci perdutamente
sino a che l' arida bocca
come la notte è dischiusa
portata via dal suo soffio.

Tu vivi allora, tu vivi
il sogno ch' esisti è vero.

Da quanto t' ho cercata.

Ti stringo per dirti che i sogni
son belli come il tuo volto,
lontani come i tuoi occhi.

E il bacio che cerco è l' anima.

(Alfonso Gatto)

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Forse saranno stati baci reali,
forse saranno stati baci sognati, immaginati..
ma com'è bello che tutto ciò Esista.
Una donna lontana, vicina..un Amore.
Ci sono versi che leggo che faccio miei,
non con la presunzione di averli potuti scrivere io
ma con la fantasia che a me siano dedicati...
...e forse è questo il mio destino...essere Musa...

venerdì 24 luglio 2009

Sonetto 92 William Shakespeare

Fa pure del tuo peggio per sfuggirmi,
tu in me vivrai per tutta la vita
e vita non durerà più a lungo del tuo amore,
perché sol da questo affetto essa dipende.


Quindi temer non devo il peggior dei torti
quando nel più piccolo la mia vita ha fine;
mi par di meritare miglior sorte
di quella che in balìa dei tuoi capricci.


Non puoi torturarmi con la tua incostanza
Perché nel tuo disdegno muore la mia vita:
o che beato titolo solo io posseggo,

felice del tuo amore, felice di morire!

Ma esiste felicità che nuvole non tema?
Tu potresti ingannarmi ed io non saperlo.



William Shakespeare




Amore inganni?

Si! Inganni...anche, lo so.

Ma potrei mai sfuggire al tormento e l'estasi che regali?

Incatenata o ridotta a brandelli, pulsa il sangue nelle mie vene

e tu...angelo e diavolo mi possiedi.

L'Amore è pena dell'Inferno e gioia del Paradiso.

giovedì 11 giugno 2009

Paolo Silenziario - Epigrammi passionali


Si fa baciare in bocca, offre il seno alle mani
che vogliose lo prendono e fra carezze e baci
io con furia le mordo quel suo collo bianchissimo,
ma ancora non l'ho avuta: perché lei si è donata
per metà ad Afrodite e per metà ad Atena.
E intanto io fra quelle due metà mi consumo.

Paolo Silenziario
(poeta greco - VI sec. d.C.)


Voce d’amore,
i tuoi occhi che spirano desiderio sono segnati,
come dal letto di chi si sveglia.
La chioma è scompigliata,
le membra disciolte,
la pelle bianca e la guancia arrossata.
Se sono i segni di una gara notturna d’amore,
chi ti ha abbracciato con instancabili amplessi,
ora vola più alto d’ogni gioia possibile.
Ma se eri sola,
consunta da una voglia insaziabile,
magari ti fossi consumata per me!

Paolo Silenziario
(poeta greco - VI sec. d.C.)




Eccole..Afrodite ed Atena, l'amore, la passione e la saggezza del cuore.

Io le amo entrambe, fanno parte di me in maniera indissolubile.

Eros permeato di escandescente voluttà, seduce ed ammalia...

Afrodite cede ma Atena è sempre lì vigile e saggia.

Non conoscevo questo poeta greco ma leggendo tutta la passione che esprime

ha reso prigionieri i miei sensi, dominando.

Il desiderio dell'amato per la sua amata è forte.

Nella prima poesia lo vedo consapevole di non potere ottenere ciò che desidera.

Nella seconda lo vedo speranzosamente sicuro che Lei è sua.

Eros, Afrodite ed Atena sono la triade mitologica che preferisco.

Quando si incontrano, si intersecano e danno vita a passioni d'amore infuocate.

domenica 31 maggio 2009

Aleksander Puskin - Ti amai



Ti amai

Ti amai - anche se forse
ancora non e' spento
del tutto l'amore.


Ma se per te non e' più tormento
voglio che nulla ti addolori.



Senza speranza, geloso,
ti ho amata nel silenzio e soffrivo,
teneramente ti ho amata
come - Dio voglia - un altro possa amarti.


A. Puskin


Può chi ha tanto amato, con passione e gelosia,
con amore vero ed eterno
lasciare spazio nel suo cuore a simil pensiero??
Dio voglia..un altro possa amarti.
Caro Puskin non credi di essere un pochetto bugiardo??
Hai velato il tuo amore ancora presente con parole che il cuore
...........non può averti suggerito!!!

giovedì 21 maggio 2009

Poesia 624 (1862) - Emily Dickinson


Nozze Eterne

Fu molto lunga la Separazione,
Ma venne l'ora dell'incontro:
Davanti al Trono di Dio giudicante,
Per la seconda e per l'ultima volta

Questi Incorporei Amanti s'incontrarono
Un Cielo nello Sguardo
Cielo dei Cieli a ognuno il Privilegio
Di contemplar gli Occhi dell'altro.

Spazio di Vita non era fissato
Per loro, erano adorni come i nuovi
Bimbi non ancora nati, ma avevano esperienza
Ed ora rinascevano all'Eterno.

Vi furono mai Nozze come queste?
Un Paradiso li ospitava
E Cherubini e Serafini furono
I rispettosi Invitati.


Emily Dickinson



Nozze divine per chi non ha potuto congiungersi in terra con l'amato.

Un' attesa di Amore..premiata.

Dove anche un solo sguardo ha le sembianze eterne di Anime ormai unite per sempre.

Quando l'Amore supera i confini avviene l'Immenso.

Alcune poesie di Emily sono troppo tristi e piene di angoscia.

Ma è questa la grandezza di una poetessa o di una scrittrice.

Denudarsi l'anima sempre..in qualsiasi situazione ed ognuno ci si trova, ci si rivede..

(il titolo alla poesia l'ho messo io...che mi piaceva chiamarla così..scusa Emily)

giovedì 14 maggio 2009

Ali spezzate - La dedica del romanzo ed i protagonisti


Non so quante volte ho letto questo libro..innumerevoli.
Ed ogni volta è come se fosse la prima volta...
dalla dedica di Gibran nel romanzo, a tutto il susseguirsi in un intreccio immortale di sensazioni ed emozioni, che si rinnovano ogni volta.

La dedica: A colui che contempla il sole con occhi vitrei e afferra il fuoco con dita intrepide e ode l'armonia spirituale dell'Eternità dietro le urla e i clamori dei ciechi. A M.E.H. dedico questo libro.

E' un romanzo d'amore, dei segreti dell'amore, della passione dell'amore, della gioia dell'amore e del dolore dell'amore....dell'incanto dell'amore.

Protagonisti sono: Selma Karamy ed un giovane Kahlil Gibran.
Insieme incarnano e danno vita all'amore, volano..ma l’amore.. come è capace di innalzare il nostro cuore nell’estasi del volo, può anche ferirlo e gettarlo nella disperazione quando viene meno, spezzando le ali.

Voglio rileggerlo qui, tra le mie vibrazioni dell'anima...

domenica 10 maggio 2009

Amo in te


Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile


entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne

amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.


(Nazim Hikmet - 1943)